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Regionali. Pais (Lega): «Solinas candidato, una scelta di buon senso»

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REDAZIONE – Il cambio è finalmente arrivato nella scelta del candidato. Da Solinas, governatore uscente, al primo cittadino del capoluogo Paolo Truzzu. Almeno per ora.

«Fratelli d’Italia ha avanzato la candidatura di Truzzu», spiega il presidente del Consiglio regionale Michele Pais (Lega), «ma è necessario fare sintesi tra i due nomi. Noi restiamo dell’idea che la continuità sia scelta di buonsenso: Solinas è stato il miglior interprete dell’unità della coalizione, non è logico cambiare senza motivo». Nemmeno se la decisione arrivasse da Roma.

E questo fa capire quanto sia determinante non votare candidati come Michele Pais e il sergente Cristian Solinas, che parlano di “buonsenso”, senza considerare la volontà del popolo sovrano, già ampiamente nota sul non gradire la ricandidatura del Sergente fallimentare… e farfugliano con semplici ragionamenti da supercazzola politica confusa, solo per mantenere il proprio culo nelle poltrone del potere…

E su questo punto, l’onorevole Michele Pais, oltre ad essere inutilmente insistente – sembra pure confusamente fiducioso: «Abbiamo rimandato al tavolo nazionale una sintesi delle istanze che arrivano dalla Sardegna. Sono certo che a Roma faranno la migliore sintesi, che è quella di Solinas».

(Come se al voto di febbraio, andrebbero a votare solamente i parlamentari del cazzaro verde… escluso il popolo sardo).

Quella del governatore uscente, inoltre, sarebbe la soluzione prediletta dai sardi, sostiene l’altro fallimentare deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci: «I partiti nazionali tengano conto della sensibilità locale. Sarebbe grave se questa sensibilità, che si è espressa in modo forte, venisse violentata…».

Infatti, la sensibilità locale – del popolo sovrano – ha reiteratamente espresso la sua contrarietà alla ricandidatura del Sergente Solinas…

Ciò non toglie, continua Cappellacci, che il partito appoggerebbe qualsiasi scelta: «È legittimo che Fratelli d’Italia avanzi una richiesta di candidatura, ma c’è anche la regola della continuità: Meloni, Salvini e Tajani faranno una sintesi per salvaguardare l’unità, non correremo divisi. Noi siamo con la coalizione sia con Truzzu che con Solinas».

E così, con un piede in due scarpe, (evidentemente spaventato dalla Meloni…), il buon Cappellaci, se la canta con una brillante supercazzola di convenienza.

(Che vergogna… questi politici Sardi di Centrodestra…)

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