POLITICA

Regione. Bocciato il Nautico al Deffenu

da La Nuova Sardegna – Serena Lullia

Aveva visto bene Maria Pia Zonca!

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Affondata la teoria di Pedroni, che aveva richiesto l’intervento dell’On.le Piefranco Zanchetta in Regione…

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GIOVANNELLI
OLBIA
– La commissione Cultura della Regione affonda il corso “Conduzione del mezzo navale” al Deffenu. La richiesta arrivata da Olbia e osteggiata da La Maddalena, sede dello storico istituto nautico, ha incassato il parere negativo. Esulta il Comune maddalenino, che temeva di perdere la sua scuola gioiello.

La prende male il sindaco Gianni Giovannelli, che prende carta e penna e scrive al presidente della Regione, all’assessore alla Cultura, al presidente della seconda commissione per chiedere un cambio di rotta. Il primo cittadino snocciola un po’ di cifre per supportare la bontà della richiesta di istituire il corso al Deffenu. Cita i 59mila abitanti; l’incremento medio annuo della popolazione dell’1,6%; l’elevata crescita dei flussi migratori; l’andamento positivo della popolazione tra 0 e 5 anni. «Secondo i dati statistici la crescita del numero di studenti a Olbia e nei comuni limitrofi sarà una costante – afferma Giovannelli –. A ciò si aggiunga che si stanno concentrando nel comune forze produttive del settore nautico e imprese che sono nate o si sono trasferite da altre città. Questo ha rafforzato la necessità per Olbia di avere come offerta formativa, nell’indirizzo trasporto e logistica, l’opzione conduzione del mezzo navale. I comitati di quartiere hanno raccolto oltre 3mila firme per l’apertura del nuovo indirizzo».

Il sindaco indica poi le difficoltà nel raggiungere La Maddalena. «50 chilometri percorsi in 90 o 120 minuti – afferma. Gli studenti devono uscire di casa alle 5 del mattino per fare rientro nel pomeriggio. Questo fa sì che molti rinuncino a iscriversi».

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Alla Maddalena si respira aria di soddisfazione.

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La giunta Montella si era opposta all’indirizzo olbiese
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«La commissione accogliendo le nostre osservazionifanno sapere dal Comune ha sottolineato la specificità del nostro storico istituto, unico in Gallura per capacità formativa e dotazione tecnologica».

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La Regione. Parte dai territori il nuovo piano della giunta

CAGLIARI – Il prossimo piano scolastico stavolta è partito dal basso, non ci sono state imposizioni come un anno fa. È stato un bene, secondo i sindaci, anche se per il sovrintendente regionale, Francesco Feliziani, «aumenterà il rischio di una polverizzazione delle iscrizioni». Con un buon equilibrio fra le due posizioni, la commissione Cultura del Consiglio regionale – presieduta da Gavino Manca del Pd – ha approvato comunque il piano 2016-2017 proposto dall’assessore Claudia Firino.

Nel documento finale non mancano certo alcune osservazioni, come la richiesta che non ci siano sovrapposizioni fra l’indirizzo nautico proposto dall’istituto Deffenu di Olbia e quello storico del «Domenico Millelire di La Maddalena», come sottolineato a suo tempo dal consigliere regionale dell’Upc Pierfranco Zanchetta. Fra le altre osservazioni c’è anche la richiesta che l’istituto di Budoni non sia più accorpato a Siniscola ma ad Arzachena e sia rivisto anche il sistema scolastico dell’Alta Marmilla.

Il sì. «La decisione della Giunta – è stato il primo commento del presidente Manca – di lasciare spazio alle proposte dei territori ha creato le migliori condizioni per arrivare a risultati condivisi». Il prossimo – ha aggiunto – sarà comunque anche per la scuola sarda, un anno di transizione: «La riforma degli Enti locali appena approvata dal Consiglio cambierà completamente sia lo scenario di riferimento che i soggetti chiamati alla futura programmazione regionale della scuola». Questi profondi cambiamenti, ha concluso il presidente della commissione «ci devono spingere a moltiplicare i nostri sforzi per affrontare le scadenze che abbiamo di fronte e, sotto questo profilo, la priorità è varare al più presto una vera riforma dell’istruzione, perché la legge del 1984 parla non solo di una scuola che non esiste ormai da tempo ma anche di un mondo che non c’è più». E questa la strada per realizzare un sistema sardo della pubblica istruzione e dimostrare concretamente che la scuola è una precisa scelta strategica del Governo regionale, coerente con le iniziative messe in campo da quello nazionale con il programma della Buona scuola».

L’assessore. «La scelta della Giunta di dettare per il 2016-2017 solo le linee guida e lasciare ai territori le proposte ha arricchito certo l’offerta formativa, ma aumenta anche il rischio di un eccesso della stessa offerta. È un elemento su cui presto dovremo ragionare se vogliamo, come vogliamo, valorizzare le eccellenze», ha detto l’assessore Firino.

Le perplessità. Sono state quelle del sovrintendente scolastico regionale. Dal pericolo di una polverizzazione delle iscrizioni, con ben 49 indirizzi per il prossimo anno, al numero delle autonomie scolastiche. «Con il nuovo piano di dimensionamento – ha detto Francesco Feliziani – sono rimaste 281 autonomie. Troppe visto che almeno 8 risultato sottodimensionate. Mentre si sarebbe potuto fare di più fra riduzioni e razionalizzazioni delle realtà che non raggiungono i numeri minimi di studenti chiesti dal ministero».

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