Risarcite… La Maddalena
Risarcite La Maddalena dalla Torre dei 1000 Gatti
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LA MADDALENA – Qualcuno ha rubato. Chi fu? Io no. E nemmeno l’espressione del popolo, l’amministrazione comunale, ha mai proferito “rubare”, quindi ufficialmente non è successo.
Quando eravamo amici del Capo dell’Unità di Missione del G8, c’erano tanti aspiranti beneficiari a corte e pochi eletti a mensa. Avevamo allontanato le invasive stellette e aspettavamo le 5 stelle.
Quando qualcuno (me compreso) evidenziava le illusioni e i danni, gli eletti lo definivano contrario allo sviluppo: ebbene sì, confermo, sono contrario allo sviluppo della cricca delle forchette, e parlo localmente.
Ora Bertolaso è diventato poco amato, e ora io lo difendo, e spiego perché. Tutto quel che segue è documentato. Chi vuole sarà delucidato.
Distinguiamo tra “la cricca” e i danni delle bonifiche. Nella prima sono indagati a Roma una serie di nomi noti, il processo andrà in prescrizione, tra dieci anni staremo ancora parlando di parte civile (il Comune si è costituito, la Regione no). I maddalenini non possono fare altro che attendere che il Comune possa essere risarcito, tutti gli altri sono fuori gioco, tempo scaduto.
Poi ci sono i danni da bonifiche: se ne occupa la Procura di Tempio.
Prima domanda:
Chi ha prodotto i danni?
Qualcuno si sveglia dopo sei anni (benvenuto a terra) e dice:
…lo Stato li ha provocati, ci risarcisca.
Io ho firmato, non si sa mai, magari pro-quota mi tocca 1/1.000° . Ma lo Stato sono io, mi guardo allo specchio e mi fermo.
La Regione e il Sindaco dicono che il responsabile è la Marina, e che la Marina deve ripristinare i luoghi (poi il Sindaco ha nuovi approcci politici idilliaci con la signora Marina). Ma la Marina sono io e non ci sto, faccio l’interesse dello Stato, e dimostro che ho rispettato le leggi vigenti negli ultimi 120 anni, dai Regi Decreti alle Leggi della Repubblica, comprese quelle che fino al maggio 1976 consentivano tutto a tutti.
Quindi ci rivolgiamo alla procedura di infrazione Europea, non è detto perché.
Seconda domanda:
chi e dove ha prodotto l’infrazione?
Alle due domande Bertolaso è estraneo, io dico è innocente, e con lui il DPC e lo Stato. Perché:
- Ha agito in regime derogatorio di segreto di Stato, poteva derogare e non lo ha fatto, ha seguito tutte le procedure.
- Ha utilizzato gli organi statali per il progetto delle bonifiche, e i progetti sono stati sempre approvati da tutti gli organi delle Conferenze di Servizi (vero Sig. Sindaco? E qui dentro potremmo individuare responsabilità, non di Bertolaso).
- Ha ordinato che i controlli venissero effettuati dagli organi istituzionali, e sempre con esito positivo (vero Sig.ra Regione? E qui dentro potremmo individuare responsabilità, non di Bertolaso).
- Oltre quanto da lui predisposto, il Sindaco ha dichiarato che il controllo sarebbe stato effettuato da un comitato composto da ARPAS, Comune, Provincia, Parco, …. La miglior difesa di Bertolaso.
- Doveva realizzare in pochi mesi strutture per ospitare il G8, non altro e non c’era tempo per altro. .
- All’evidenza della situazione di degrado a mare, nel novembre 2008, in un mese, ha ottenuto la dichiarazione di SIN e 37 Milioni per il dragaggio, operazione che non è bonifica ma che è propedeutica alla bonifica. Inoppugnabile.
- All’evidenza dei dati analitici successivi al dragaggio ha fatto subito predisporre dagli organi istituzionali un progetto di bonifica, approvato sempre in Conferenza di Servizi, prima dei clamori, e lo ha consegnato al proprietario e responsabile (Regione). Se da lì in poi, per quattro anni, hanno passato il tempo a farsi esercizi mentali, lui che c’entra? (E qui dentro potremmo individuare responsabilità, non di Bertolaso).
- Se poi gli esecutori del dragaggio (compreso forse il socio di Mita, vero signora?), non hanno seguito le prescrizioni descritte nel progetto, lui che c’entra? Poteva mica essere presente all’imbrunire, quando ho avuto queste foto, in cui persone che si allontanavano alla vista dell’intruso (io? forse sì) stavano provvedendo a scaricare i sedimi direttamente in vasca e a dilavarli con due idrovore (indovinate dove poi andava l’acqua sporca)?
Qualcuno sarà stato?
Alla torre di Millegatti un gatto mi scappò: chi fu? Chi eseguiva maldestramente e furbescamente il lavoro, chi impapocchiava le carte, proprio gli indagati attuali. E Bertolaso ne è uscito fuori limpido in istruttoria, e ne capisco la logica, per l’esecuzione e per i controlli doveva provvedere chi era preposto in loco, e ogni volta che lui veniva da Roma veniva accolto da applausi, tranne che da Franceschino Bardanzellu. E anche qui i maddalenini non possono che attendere i risultati per gli altri indagati, attuali ed eventualmente ulteriori, innocenti fino a prova contraria.
Non vi resta che la procedura di infrazione, che significa trovare le motivazioni mai trovate e mai dichiarate. Certamente l’Unione Europea non è mai entrata nei segreti di Stato di nessun Paese, quindi dentro il bacino dell’Arsenale non ci mette piede. Forse qualcuno potrebbe aver infranto le regole della ZPS Natura 2000 di fronte? Chi doveva controllare? L’Ente Parco gestore della ZPS? L’Ente Parco, assente per motivi logistici-amministrativi, dice no, lui controlla solo gli idrocarburi, specie volatili, tocca alla Regione. Ma la Regione chiama la Marina, cioè chiama me… La torre di Millegatti.
Un’infrazione Europea è come tagliarsi i c…apelli per far dispetto alla moglie. Perché il massimo che potete ottenere (se trovate un europarlamentare italiano fessacchiotto) è che lo Stato, cioè io, paghi come minimo una sanzione di 9. 920.000 €uri, che alla fine verranno pagati dall’Ente pubblico territoriale, cioè sempre da me: ma io sto dentro la torre, io non fui, e con me non furono il mio Stato e la mia Marina. Vi restano i nullatenenti … (che non sono gli ufficiali di lungo corso…)
Auguri.
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PS. Cosa farei io? … io lo so… ho compreso i documenti, ho letto e compreso le analisi, ma non ve lo dirò mai… perchè io non mi graffio con gli altri gatti… provate a graffiarvi voi!
Gian Carlo Fastame
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