Sa die de Sa Sardigna. Giagoni (Lega), in consiglio Regionale, ha parlato di La Maddalena e del suo eroe “Domenico Millelire”
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CAGLIARI – La festa della Sardegna comincia dal Cagliari Calcio: “La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi”. Parola di Joao Pedro, mister quindici reti, da sette anni nell’Isola. E poi Alessandro Deiola, nato a San Gavino: “Gli anziani sono il nostro più grande tesoro“. Detto in sardo. Sono alcuni dei passaggi – (la prima è una frase di Fabrizio De Andrè, genovese stregato dalla Sardegna) – del video diffuso questa mattina dal Cagliari in occasione dei festeggiamenti per “Sa die de sa Sardigna”. La giornata del 28 aprile è infatti dedicata alla festa del popolo isolano che ricorda i cosiddetti “Vespri Sardi”, cioè l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con il quale si allontanarono da Cagliari i Piemontesi e il viceré Balbiano in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell’isola titolare del Regno di Sardegna.
Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais dà il via, così, alle celebrazioni di Sa Die de sa Sardigna, la festività istituita nel 1994 per ricordare la sommossa dei Vespri sardi di duecento anni prima. Secondo Pais quella di oggi è “un’opportunità per riflettere sulla situazione economico-sociale, il momento che viviamo è drammatico e oggi dobbiamo essere uniti per puntare su un’Isola moderna, sempre più vicina ai cittadini“.
“La cacciata dei piemontesi dalla Sardegna nel 1794 – ha evidenziato il Presidente Pais, rievocando quei lontani momenti – ci insegna che solo uniti si vincono le battaglie, e oggi più che mai l’Isola ha bisogno di tutti per vincere contro l’emergenza sanitaria ed economica“. E dopo il massimo rappresentante dell’Assemblea hanno preso la parola Antonello Angioni, rappresentante del Comitato Sa Die e i capigruppo, tra i quali anche il Capo Gruppo della Lega Dario Giagoni – che ha parlato di La Maddalena e delle gesta eroiche del Nocchiero Domenico Millelire:
Il presidente Pais, infine, ha ringraziato tutti coloro che lavorano e hanno lavorato in prima linea combattendo la pandemia e mettendo a rischio la propria vita, e al termine ha invitato tutti i sardi ad “ascoltare la scienza e ricevere il vaccino anti-Covid. La ricorrenza di oggi – ha concluso Pais – ci ricorda chi siamo e ci aiuta a pensare alla Sardegna che vogliamo. Il passato sia una lezione“.
Ha chiuso i lavori il presidente della Regione Christian Solinas dopo che i Tazenda hanno cantato “Procurade ‘e moderare”.
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