POLITICA

Sanità: 30 medici in arrivo a Lanusei e La Maddalena rimane nel dimenticatoio

.

Rinforzi al Pronto Soccorso e a tutto l’Ospedale… più pilu pè tutti!

.

LANUSEI –  Trenta medici autorizzati e destinati a Lanusei, alcuni in arrivo già da metà settembre, e rinforzi al Pronto soccorso dall’1 ottobre. Sono gli impegni confermati dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, e dal direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, ai sindaci dell’Ogliastra, riuniti oggi nella Conferenza socio-sanitaria.

Lanusei non è la cenerentola della sanità sardaha chiarito Arru rispondendo alle preoccupazioni espresse dal sindaco di Lanusei, Davide Burchi, a nome della ConferenzaIn un quadro generale di profonde riforme, ci sono dei ritardi ma stiamo procedendo con 1.200 stabilizzazioni e assunzioni, colmando ritardi in tantissimi settori, dall’elisoccorso all’acquisto di nuove autoambulanze alle gare per gli acquisti.

Abbiamo preso impegni con questo territorio e li stiamo mantenendo, come per l’emodinamica, che sarà attiva in collaborazione con l’hub di Nuoro. Senza dimenticare – ha aggiunto Arru – che insieme al Consiglio regionale abbiamo salvaguardato le specificità ogliastrine, nonostante l’ospedale sia fuori da tutti i parametri nazionali“.

Moirano, invece, ha sottolineato di aver autorizzato da maggio le assunzioni di personale a Lanusei. “Per alcune figure, come gli anestesisti, c’è un problema di reclutamento che è nazionale, ma stiamo scorrendo le graduatorie e cercando di coprire i posti vacanti – ha garantito – Abbiamo fatto partire il concorso per la Medicina d’urgenza e a breve chiuderemo le procedure, la settimana prossima ci saranno le nomine dei direttori di presidio vacanti, tra i quali quello dell’ospedale di Lanusei“.

Quanto al Pronto soccorso, direttore della Assl di Lanusei, Andrea Marras, ha spiegato di aver autorizzato il reclutamento di 12 medici: “ora si stanno verificando le graduatorie regionali per radiologi e le procedure per l’emodinamica sono in dirittura d’arrivo.

(ANSA)

.

Arru e Moirano, fanno tutto questo in dispregio all’autonomia del Consiglio regionale e dei sardi, in particolare dei più deboli… come per La Maddalena

“Inaccettabili e sprovvedute sono le dichiarazioni di Arru in Ogliastra – interviene pubblicamente il Consigliere Regionale Pierfranco Zanchetta –  che rischiano di aprire un fronte pericoloso: una guerra tra poveri. Difendere solo l’ospedale di Lanusei che, secondo le dichiarazioni di Arru, è da salvare pur essendo fuori dai parametri nazionali è stata una gaffe imperdonabile che mortifica tutti gli altri ospedali di area disagiata e insulare. A 10 mesi dall’approvazione, la riforma della rete ospedaliera non viene ancora applicata alimentando, giorno dopo giorno, malcontento, polemiche e creando pesantissimi disagi. L’annuncio dell’assessore Arru che, dopo le proteste dei sindaci ogliastrini, promette di applicare la riforma per l’ospedale di Lanusei, è uno schiaffo alle altre realtà periferiche e isolate della regione.

Se non interverranno fatti nuovi e, se non si provvederà a rendere operativa la riforma insiste Zanchettaanche per la sanità, sarà un autunno caldissimo a cominciare dalla Maddalena dove si continua con la forsennata riduzione dei servizi ospedalieri e il peregrinaggio dei pazienti, grandi e piccoli, verso la terra ferma.”

Vorrei, ancora una volta – conclude Zanchetta – ricordare a tutti, nonostante le mie reiterate comunicazioni, quanto previsto per gli ospedali di area disagiata nella riforma della rete ospedaliera. Soprattutto per l’ospedale Paolo Merlo di La Maddalena, i cui dispositivi sotto riportati previsti nella legge di riforma, attraverso gli emendamenti da me presentati ed approvati, sono nettamente migliorativi dello stato attuale e, inoltre, aumentano la funzione e il ruolo del nostro presidio dando maggiori elementi di sicurezza e assistenza ai nostri concittadini… ma tutto ciò – inspiegabilmente – è ancora inapplicato: 

On. Pierfranco Zanchetta

.

E qualcuno si domanda: perché La Maddalena viene lasciata sola dai sindaci del nostro territorio?

LA MADDALENA – Dopo le accuse lanciate dal Consigliere Comunale Roberto Zanchetta, che punta il dito su tutta la politica locale di “essere inutile perché non sa assolvere al ruolo di rappresentanti della collettività, producendo solamente inutile carta… etc”, si solleva un gran vespaio tra i politici locali.

Ad intervenire, però, è subito il suo stesso Capo Gruppo Gaetano Pedroni che, respingendo quanto affermato dallo stesso Roberto Zanchetta, rimanda al mittente ogni accusa od ogni dubbio, affermando subito: “io non ho nessuna responsabilità su questa riforma sanitaria… Abbiamo fatto ciò che è nel nostro potere, i responsabili hanno nomi e cognomi e tra questi certamente non c’è il mio…”.

Nessuno della maggioranza ha battuto un colpo.

Obiettivamente, entrambi i pensieri sono condivisibili: da una parte Roberto Zanchetta che accusa la politica locale di non aver fatto ancora nulla di produttivo per la nostra sanità e dall’altra Gaetano Pedroni che certamente non può considerarsi responsabile di questo disastro.

Ma alcune domande c’è le dobbiamo porre obbligatoriamente:

  1. Perché i sindaci della Gallura non si preoccupano dell’Ospedale Paolo Merlo?
  2. Perché, almeno i sindaci dell’Unione dei Comuni della Gallura, il cui presidente – guarda caso – è proprio il nostro sindaco, non si attivano per risolvere questo problema, chiedendo un incontro con Arru e Moirano?
  3. Che fine ha fatto la Conferenza socio-sanitaria della Gallura il cui presidente è l’on. Antonio Satta?
  4. Perché i sindaci dell’Ogliastra, tutti uniti, hanno invece ottenuto 30 medici, di cui 12 per il Pronto Soccorso?

Qui a La Maddalena – non dimentichiamolo, i pazienti oncologici – proprio recentemente – sono stati costretti ad andare ad Olbia per i loro trattamenti invasivi, in pieno estate, percorrendo 80 Km di strada più il traghetto e le varie attese…, perché i medici di Olbia – a quanto pare – non sono venuti a La Maddalena a sostituire i loro colleghi in ferie…

Probabilmente, Roberto Zanchetta non ha tutti i torti nel dire che “la politica locale produce solo carta inutile…” con palcoscenici locali strettamente di grande visibilità, ma indubbiamente di scarsa speranza:

  • Scrivere al Presidente della Repubblica, lasciandogli le letterine delle mamme o altro con l’aiuto del Parroco… serve a qualcosa?
  • Unire le forze del territorio, come invece hanno fatto a Lanusei, serve a qualcosa?
Se ci siete… fatevi sentire anche voi!.. come quelli di Lanusei.

“Mosca… abbiamo un problema…

Ci siamo rotti i coglioni!

(Compagno Alberto Tinteri)

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.