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Sanità. Caos negli Ospedali Sardi. “La Regione intervenga”

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LA MADDALENA – Purtroppo non è una novità… ma non si finisce mai di parlare di questa Sanità Sarda, (sgangherata). E sono proprio le continue storie dei pazienti, rivelate anche oggi dal quotidiano L’Unione Sarda – ad indicare come continuano ad andare le cose di questi tempi.

Tra le ultime – (per fare un esempio): un intervento per un tumore all’ipofisi rinviato – al Businco di Cagliari – da un anno perché è considerato troppo a rischio essendoci il Covid: ma più a rischio di un tumore? si chiede il diretto interessato.

«Non si muore solo di Covid ma anche di altre patologie proprio per mancanza di assistenza», continua a ripetere Maria Grazia Fichicelli, vice segretaria regionale di Cittadinanzattiva e responsabile provinciale a Oristano. «Ormai non si fa più prevenzione e quella oncologica è ai primi posti della classifica». 

«La sanità è strutturalmente in crisi in Sardegna, sia quella territoriale e di prossimità che la medicina specialistica ambulatoriale», dice Gavino Carta, segretario della Cisl sarda. «Mancano medici di base (170 su mille) e guardie turistiche, i pronto soccorso sono allo stremo o funzionano a singhiozzo, si saltano prestazioni perché non ci sono anestesisti e personale paramedico: una situazione d’emergenza che discende da una mancata programmazione su carenze strutturali aggravate oggi dal Covid».

Basta fare una prova con il Cup per capire (sempre che il centralino risponda) quanto ci vuole per prenotare una visita in ospedale. Problemi imputabili tutti al Covid? «La pandemiaspiega Fabio Sanna, segretario aziendale Uil Arnas Brotzu di Cagliariha creato indubbiamente un rallentamento generale, in particolare degli interventi chirurgici: il Brotzu si è assorbito tutte le urgenze della Sardegna e tutti gli interventi programmati vengono così ritardati perché le sale sono ovviamente occupate e non bastano con tutte le specialità che si trattano nel presìdio. Così chi fa una visita oggi potrebbe essere operato tra 3-4 mesi».

Si allungano anche le liste d’attesa per invalidità e aggravamento. «Le commissioni mediche sono in notevole ritardo», fanno sapere da Cittadinanzattiva di Cagliari, «partiranno anche esposti in Procura. C’è chi attende di essere visitato per l’aggravamento da due anni, nel frattempo si è ammalato di tumore ma la nuova domanda non viene accettata perché non è stata ancora evasa la prima richiesta».

E nel frattempo, l’Ospedale “Paolo Merlo” di La Maddalena, continua ad essere il più abbandonato e dimenticato da tutti… nel più totale silenzio della Politica e di chi, questa Sanità, dovrebbe gestire…

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