POLITICA

Sanità. Il ministero stanga la Regione Sardegna e l’assessore nasconde i documenti

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CAGLIARI – La riforma della rete ospedaliera della Sardegna approvata dal Consiglio Regionale, che tante proteste ha innescato in in tutto il territorio, non va bene, deve essere corretta. E in fretta.

Lo dice il ministero della Salute all’assessore Luigi Arru con una lettera ufficiale. “Ma quella lettera, nella disponibilità dell’assessore da giorni, è stata tenuta segreta: il consiglio regionale non ne sa nulla“. Questa è la dura accusa che arriva dal senatore del Partito sardo d’azione Christian Solinas, con una nota stampa.

Ecco uno dei passaggi del documento spedito lo scorso 7 settembre dai responsabili del tavoli di monitoraggio ministeriale: “Il modello organizzativo introdotto non è coerente con quello definito dal Decreto ministeriale n. 70/2015 che piuttosto delinea un modello di cooperazione tra le strutture erogatrici alle quali assegna ruoli specifici e strutturali secondo livelli gerarchici definiti in base a caratteristiche standard quali il bacino di utenza, i volumi di attività erogati e gli esiti delle cure“.

Ma ecco il passaggio che Solinas ritiene fondamentale: “È inaudito che nonostante il documento sia da giorni nella disponibilità dell’assessorato, ne sia stato tenuto segreto il contenuto senza riferirlo tempestivamente al Consiglio Regionale, soprattutto in considerazione del fatto che proprio il parlamento dei sardi dovrà entro il prossimo 30 ottobre 2018 apportare le opportune integrazioni e le richieste correzioni al piano di riordino della rete ospedaliera isolana“, come richiesto da Roma. “Tutto questo certifica che ad oggi, nelle more dell’approvazione definitiva del ministero, la sedicente riforma della rete ospedaliera che sta gettando nel caos la sanità sarda non avrebbe potuto né dovuto produrre effetti perché tecnicamente la sua efficacia dovrebbe essere sospensivamente condizionata al via libera ministeriale“. Invece i reparti sono stati smantellati e i servizi per i cittadini rivoluzionati, sulla base dell’approvazione del consiglio regionale che risale al 25 ottobre scorso.

Ancora una volta questa Giunta e la sua maggioranza“, continua Solinas, “non sono partiti dalla centralità del paziente e della sua salute per definire un sistema sanitario che parta dal territorio per arrivare agli ospedali in un’ottica di servizi realmente efficienti ed efficaci ma ha preferito l’estetica nominale dell’architettura istituzionale delle strutture: dal clamoroso errore dell’Azienda Unica, che sarà fallimentare alla prova dei numeri e della qualità complessiva dei servizi erogati, fino all’evidente tentativo di spostare risorse e pazienti dai presidi ospedalieri a quelli universitari“.

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Ma l’Assessore alla sanità Luigi Arru, non fa attendere la sua risposta.

Il senatore Solinas cerca di mischiare le carte, soffermandosi sul fatto che avrei nascosto il parere del Ministero della Salute e non, invece, sul parere stesso, che di fatto porterebbe alla chiusura dei nostri ospedali“.

Il documento è stato protocollato il 7 settembre ma spedito via PEC dal Ministero solo ieri. Fatta questa premessacontinua Arrusiamo pronti a confermare e difendere quanto contenuto nella Rete voluta dalla Giunta, dalla maggioranza e dal Consiglio regionale. Non abbiamo stravolto il Dm 70, ma abbiamo utilizzato le prerogative che ci assegna per salvare ospedali difficilmente raggiungibili a causa dei collegamenti stradali e delle infrastrutture. Il senatore su questo non interviene, però, di fatto sposando la linea del Ministero, e quindi del Governo, che porterebbe alla chiusura dei nostri ospedali. Il tutto alla faccia dell’Autonomia, rivendicata in Sardegna, dimenticata all’ombra della Lega. Noiconclude Arrudifenderemo la nostra proposta e ci aspettiamo che la battaglia vada oltre l’appartenenza partitica, e veda mobilitati il Consiglio regionale, le amministrazioni comunali, i cittadini. Magari cosi capiremo anche da che parte sta il senatore Solinas, se con i Sardi o con chi vuole togliere loro servizi“.

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