POLITICA

Sanità. La protesta viaggia online

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da La Nuova Sardegna

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LA MADDALENA – Nato alla Maddalena da un hashtag diventato virale sui social attraversa lo stretto e si espande in Gallura:

Il comitato “#NoallaRifognasanitariaregionale”

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Lanciato per la prima volta dal consigliere di maggioranza ed ex vicesindaco Fabio Lai, prende forma la strategia dei comitati itineranti contro la riforma sanitaria isolana, che prevede, tra l’altro, la cancellazione di alcuni reparti dell’ospedale “Paolo Merlo”.

Residenti nei diversi comuni protestano sia in Rete che durante una serie di incontri programmati. L’obiettivo è quello di creare un laboratorio di idee: far conoscere ai cittadini i contenuti dettagliati della riforma, concordare iniziative contro il provvedimento, presentare proposte per emendare l’atto.

La recente visita del ministro Lorenzin nel presidio maddalenino ha tutt’altro che tranquillizzato i galluresi che continuano la protesta contro la riforma sanitaria regionale.

Le prime adesioni spontanee al comitato giungono da Palau, Santa Teresa e Arzachena. «Cercano continuamente di farci passare la conservazione o il potenziamento di alcuni reparti come un risultato politico a fronte dello smantellamento o della sospensione di altriafferma Fabio Lai. I diritti non si barattano, non pretendiamo servizi impossibili, chiediamo semplicemente che vengano riattivati tutti i reparti del “Paolo Merlo”: pediatria e punto nascita compresi, funzionali e in sicurezza, come lo sono sempre stati».

Alza i torni e promette battaglia in consiglio regionale Giovanni Pileri dei Riformatori sardi. «I nostri rappresentanti in Regione si opporranno in maniera aspra – dice – contro un atto che, mascherato da provvedimento volto a tutelare la sicurezza, persegue il bieco obiettivo di risparmio economico tagliando il diritto alla salute per accantonare poche centinaia di migliaia di euro».

Per il coordinatore della Gallura di Unidos, Gianni Usaila riforma non piace a nessuno, i cittadini sono in tumulto per questo provvedimento “taglia diritti”. Il problema del “Paolo Merlo” non è solo dei maddalenini ma di tutta la Gallura».

Della stessa idea è Paolo Altana, di Palau: «È illogico ragionare con calcoli matematici quando si parla di salute – afferma -. È una riforma sanitaria che non tiene conto delle peculiarità del territorio ma segue solo la fredda legge dei numeri senza ascoltare i cittadini».

L’ultima tappa del tour “anti-riforma sanitaria” si svolgerà alla Maddalena pochi giorni prima della votazione in Consiglio regionale. «In quella sedeconclude Lai – i rappresentanti politici porteranno le istanze dei comuni galluresi».

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