POLITICA

Sanità. Valutazioni errate

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La CGIL Medici di Tempio contesta le valutazioni sulla sanità gallurese

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TEMPIO – La Gallura arretra leggermente, 13 nascite in meno rispetto al 2015, Olbia continua a crescere, più 6,5 per cento, segno meno per Tempio e La Maddalena.

Così appare sull’Unione Sarda di domenica scorsa.

I numeri della Asl n.2 sui nati del 2016 (ospedali “Giovanni Paolo II”, “Paolo Dettori” e “Paolo Merlo”,) sono negativi per i reparti di Ostetricia e Ginecologia dell’Alta Gallura e di La Maddalena.

Nel 2016, nei tre ospedali galluresi, sono nati 1228 bambini – (1241 nel 2015):

  • a Olbia sono arrivati 977 bebè (62 in più rispetto al 2015);
  • Tempio scende di 45 unità (da 261 a 216);
  • La Maddalena scende di 30 (da 65 a 35).

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La CGIL Medici dell’Alta Gallura difende gli Ospedali di Tempio e La Maddalena

TEMPIO – Come sempre più frequentemente accade il desiderio di visibilità mediatica, associata all’improvvisazione tipica di chi ha una visione superficiale delle problematiche sanitarie, porta a fare delle valutazioni affrettate basate su numeri, che non possono essere avulsi dal contesto socio-territoriale che rappresentano.

ll punto nascita di Tempio rappresenta da anni un punto di riferimento sicuro ed affidabile per la popolazione gallurese che per territorialità vi afferisce, e dati alla mano (ovvero rapporto nascite/popolazione e rapporto nascite/personale impiegato) dimostra come la sua efficienza operativa sia superiore al tanto decantato centro di Olbia. Resta difficile da capire come la classe dirigenziale politica e sanitaria che purtroppo sempre più si confondono fra loro, invece che rispondere alle esigenze dei cittadini, trovino sempre il modo di togliere servizi utili e spesso indispensabili per la popolazione.

Stesso discorso vale per il punto nascita della Maddalena che con la sua attività eroga prestazioni per la cittadinanza isolana di altissimo livello.

Chi legge trova difficile capire come si possa interpretare negativamente il numero annuo di nascite, comunque congruo alla riduzione del numero complessivo delle nascite in ltalia, nei due presidi ospedalieri di Tempio e La Maddalena, senza che peraltro tale dato sia rapportato ad una valutazione demografica. Se la giunta Pigliaru ha inserito nella sua programmazione la lotta allo spopolamento dei territorie xtra-urbani della Sardegna, questo dovrebbe significare quantomeno che tali dati sono congrui con un andamento generale regionale, e che il contrasto di questo fenomeno deve partire dal mantenimento di servizi basilari e forse anche dall’implementazione di nuovi servizi.

Suggeriamo a chi, per interessi di visibilità personale, evidenzia dati avulsi dal loro contesto, di verificare prima qual è il costo di una nascita nel nosocomio Tempiese e Maddalenino con quello nell’Ospedale di Olbia; ci si dovrebbe ricordare che il personale operante nel punto nascita dell’Ospedale Dettori e del P. Merlo è ridotto e garantisce la sua efficienza anche grazie al sacrificio personale di chi vi opera.

I dati sugli eventi avversi sono poi estremamente confortanti:

  • analizzando gli ultimi dieci anni di attività non si evidenzia problema alcuno nei due presidi di Tempio e La Maddalena quindi perfettamente in linea con gli standard di sicurezza nazionali.

Al di là di queste valutazioni tecnicistiche, si ricorda che la sanità pubblica ha il compito di offrire servizi basilari alla popolazione, e che Tempio ed il suo hinterland, ed a maggior ragione La Maddalena, hanno delle peculiarità territoriali che devono essere sempre e comunque valutate.

Ritenendo sicuramente più competente il Dr. MOIRANO del giornalista che ha “partorito” le negatività del nosocomio Tempiese e di quello Maddalenino, ci attendiamo una valutazione sicuramente positiva sull’attività dei centri nascite.

Dott. Giorgio Chiarelli – CGIL Medici

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