POLITICA

Sanità. Zanchetta: Una gestione di super potere che penalizza i cittadini

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Un’altra interpellanza per sollecitare con urgenza
la riorganizzazione della rete ospedaliera

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LA MADDALENA – A 10 mesi dall’approvazione, la riforma della rete ospedaliera non viene ancora applicata  alimentando, giorno dopo giorno, malcontento, disapprovazione, polemiche e pesantissimi disagi.

Arru e Moirano, però, con disinvoltura, promettono di farlo in Ogliastra. Tutto in dispregio all’autonomia  del Consiglio regionale e dei sardi, in particolare dei più deboli: vedasi le altre zone disagiate e le isole minori che patiscono tagli e disservizi. L’annuncio dell’assessore che,  dopo le proteste dei sindaci ogliastrini, promette di applicare la riforma per l’ospedale di Lanusei, è uno schiaffo alle altre realtà periferiche e isolate della regione.

Un goffo e maldestro tentativo di rimediare ai colpi di scure di una gestione iperverticistica ancora confusa e disorganica. L’ospedale di Lanusei, come quelli delle altre realtà che vivono il gap dell’isolamento, vanno indubbiamente salvaguardati e difesi come previsto nella riorganizzazione della rete ospedaliera regionale ancora ferma al palo.

Creare figli e figliastri o, peggio ancora, essere deboli con chi alza la voce e forti con i deboli, è un errore politico imperdonabile che apre ferite profonde e divisioni pronte a sfociare in clamorose proteste.

Se non interverranno fatti nuovi e, se non si provvederà a rendere operativa la riforma, anche per la sanità sarà un autunno caldissimo.

On. Pierfranco Zanchetta

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XV LEGISLATURA

 

INTERPELLANZA ZANCHETTA, sulla ingiustificabile discriminazione e offesa arrecata alle altre zone disagiate e alle Isole minori della Sardegna dalle promesse dell’Assessore della Sanità per cui “L’ospedale di Lanusei avrà tutti i servizi previsti dalla riforma della Rete ospedaliera”, esternazioni che alimentano rabbia e intolleranza verso una gestione della sanità incapace di dare organica attuazione alla riforma del sistema sanitario.

Il sottoscritto Consigliere,

PREMESSO CHE: trascorsi 10 mesi dall’approvazione in Consiglio Regionale, la riforma della rete ospedaliera non viene ancora applicata  alimentando malcontento, polemiche e creando pesantissimi disagi per sospensioni e tagli di servizi adottati dall’ATS in totale contrasto con il provvedimento;

PRESO ATTO CHE:  a seguito delle legittime proteste dei Sindaci dell’Ogliastra  per il depauperamento dell’Ospedale di Lanusei, l’Assessore della Sanità e il DG dell’ATS si sono impegnati a dare attuazione alle previsioni contenute nella riforma relativamente al nosocomio ogliastrino;

RIMARCATA l’intollerabile portata divisiva e discriminatoria delle dichiarazioni rilasciate dai vertici politici e amministrativi della sanità regionale, che, incapaci di dare organico avvio alla Riforma e in dispregio all’autonomia del Consiglio regionale  e dei sardi, rischiano di innescare ulteriori attriti e tensioni tra le aree più deboli e disagiate della regione, che stanno già pagando il prezzo più alto in termini di perdite di servizi e assistenza sanitaria;

DENUNCIATO CHE: l’Ospedale di La Maddalena, nato nel 1970 e dotato 3 Unità operative di degenza (Medicina generale, Ostetricia e ginecologia, Pediatria) e 7 Unità di servizi (Anestesia e Rianimazione, Dialisi, Laboratorio di analisi, Medicina fisica e riabilitativa, Radiologia, Pronto Soccorso, servizio di terapia iperbarica) che per quasi un cinquantennio ha garantito assistenza sanitaria a 12 mila residenti e a oltre 100 mila persone che nel periodo estivo gravitano nel territorio dell’Arcipelago, subisce un progressivo smantellamento ancor più inaccettabile in quanto in spregio alle previsioni migliorative della Riforma;

RILEVATO CHE: mentre il provvedimento approvato prevede “Negli ospedali di zona disagiata insulare sono assicurati tre posti letto tecnici aggiuntivi di pediatria; è confermato altresì il servizio di camera iperbarica” i bambini della Maddalena sono costretti a trasferirsi a Olbia per le cure perché non c’è più neppure un pediatra;

RIMARCATO CHE: contrariamente al dettato del provvedimento approvato ma non ancora entrato in vigore, la camera iperbarica è chiusa, non c’è “un pronto soccorso presidiato H24 da un organico medico dedicato all’emergenzaurgenza” né “le modalità di rinforzo del Pronto soccorso negli ospedali di zona disagiata soggetti per stagionalità a forti variazioni di utenza” , ma, come per i bambini, da La Maddalena devono recarsi a Olbia le donne per partorire,  gli ammalati oncologici per le sedute di chemioterapia, mentre non c’è traccia dell’”equipe medica itinerante” e anzi i medici si rifiutano di spostarsi per i turni dedicati alla Maddalena;

CHIEDE

di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore della Sanità per sollecitarli a porre in essere tutte le iniziative perché si avvii con urgenza la riorganizzazione della rete ospedaliera come previsto nel Documento XVI approvato in Consiglio Regionale il 25 ottobre 2017 su tutto il territorio regionale e prioritariamente sulle aree disagiate e insulari, che maggiormente hanno subito la confusione e i ritardi di una gestione della sanità iperverticistica, ragionieristica, disorganica e lontana dai bisogni di assistenza e di salute delle persone e in particolare dei più deboli.

Cagliari, 29 agosto 2018

On. Pierfranco Zanchetta

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