Sant’Antioco. Vietato mangiare o fare sport in spiaggia
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REDAZIONE – Sino a qualche anno fa, le Ordinanze Balneari di Sicurezza venivano emanate solamente dall’Autorità Marittima. Ora che la brillante politica dell’innovazione e della modernità ha cambiato le regole, anche i Comuni e le Regioni scrivono quello che meglio piace a loro.
Certo è che la vecchia Guardia Costiera non si è mai sognata di emanare certi divieti così strani e inutili…
A Sant’Antioco – per esempio – il sindaco non fa sconti a chi si vuole godere la bellezza delle sue spiagge. E così, con un’ordinanza pubblicata sul sito dello stesso Comune, vengono elencate 23 attività assolutamente vietate al mare, come: Non si può fare picnic o consumare pasti di qualsiasi natura; usare le pietre come ancoraggi contro il vento per gli ombrelloni; etc… pena, una sanzione che varia dai 25 fino ai 500 euro, a seconda dell’infrazione.
E’ quanto scritto nell’Ordinanza N° 5 emessa il 3 luglio (VEDI) che sta facendo storcere il naso a molti turisti, ma anche ai residenti.
Oltre alle consuete norme di igiene pubblica e di sicurezza balneare, che vietano l’abbandono dei rifiuti e l’utilizzo di contenitori o sacchetti monouso non compostabili, vige quindi il divieto di mangiare in spiaggia, che si tratti di un pic nic o di consumare pasti di qualsiasi natura. Così come è vietato “montare tende, assembramenti di ombrelloni, teli e strutture similari” oppure, si legge ancora, “praticare qualsiasi gioco e attività sportiva (ad es. calcio o calcetto, tennis da spiaggia, pallavolo, bocce, ecc…)” o utilizzare “riproduttori sonori a volume tale da arrecare disturbo alla quiete“.
Se da un lato c’è chi apprezza alcuni punti inseriti nell’ordinanza, come il divieto di utilizzare delle pietre per ancorare gli ombrelloni perché restando in spiaggia possono poi diventare pericolose, quello che proprio non piace è il no al cibo in spiaggia. “Quindi – commenta una mamma – se vado al mare per restarci tutto il giorno non posso mangiare? …E i figli poi li lasciamo a stecchetto?”.
Queste misure rigide, (spesso nate da possibili e verosimili copia e incolla mal interpretati…) – stanno però suscitando malumori tra gli stessi abitanti di Sant’Antioco, e non solo.
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