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Sardegna, riscaldamento acceso dal 23 novembre al 24 marzo: Costi del gasolio su del 49%

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RASSEGNA STAMPA

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REDAZIONE – In mancanza del metano si viaggia a gasolio. La stragrande maggioranza degli impianti condominiali della Sardegna bruciano quel combustibile e le spese di acquisto, già salite lo scorso anno, sono destinate ad aumentare.

(Tutti i dettagli su L’Unione Sarda di oggi in edicola).

Federcosumatori ha calcolato il balzo: +49%. Oltre alle bollette elettriche che, nel caso di chi abita in un palazzo sono quelle dell’appartamento e quelle del condominio.

Oltre ai suggerimenti su come ogni italiano può tagliare i consumi il Piano firmato dal ministro Roberto Cingolani(VEDI PIANO) – fissa nuovi paletti sull’accensione degli impianti di risaldamento, ma non solo. La temperatura dovrà essere ridotta di un grado: a 17° per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e a 19 per tutti gli altri stabili. L’accensione viene ridotta di 15 giorni (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni quella di fine esercizio) e di un’ora al giorno. In Italia questi orari cambiano da comune a comune: esistono sei zone climatiche e ognuna ha data di inizio e di spegnimento diversa.

In Sardegna buona parte dei comuni ricadono in zona C, in questo caso i riscaldamenti andranno accesi dal 23 novembre (e non più dal 15) al 24 marzo (e non al 31) per nove ore (e non 10) al giorno. Molti sono poi i centri che ricadono in zona D: i riscaldamenti verranno accesi dal 9 novembre all’8 aprile per 11 ore. Per i paesi che invece ricadono nella zona B case e uffici verranno riscaldati sette ore dal 9 dicembre al 25 marzo.

Malgrado i tagli le caldaie richiederanno molto gasolio, «anche perché sono tanti gli impianti datati in Sardegna, o con tubature vetuste, che quindi hanno bisogno di grandi quantità di carburante», spiega Mimmo Greco, presidente dell’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari. E, secondo un recentissimo studio di Federcosumatori, le spese che dovranno affrontare le famiglie per l’acquisto del gasolio aumenteranno del 49%.

Esempio: per scaldare un appartamento di 100 metri quadri la spesa ammonterà, quest’anno, a 2.309 euro, mentre nel 2021 si fermava a 1.545 euro.

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Il Piano per ridurre i consumi…

La stretta governativa sui riscaldamenti vale un risparmio di 178,63 euro sulla bolletta annuale.

Se a questo si aggiungono i comportamenti di riduzione dei consumi suggeriti dal piano predisposto dal ministero della Transizione ecologica si aggiungono altri 428,75 euro: in totale un risparmio possibile che vale 607,38 euro . A questo sarebbe possibile aggiungere ulteriori 438 euro di risparmi cambiando i vecchi elettrodomestici con nuovi apparecchi con efficienza energetica migliore. A fare i conti è un documento dell’Enea, che ha collaborato alla predisposizione del piano del ministro Roberto Cingolani.

  • MISURE AMMINISTRATIVE riscaldamento invernale (riduzione un grado, uno ora al giorno e 15 giorni di accensione): RISPARMIO 178,63 euro
  • COMPORTAMENTI VOLONTARI A COSTO ZERO: RISPARMIO 428,75 euro.

–  doccia: riduzione da 7 a 5 minuti e di 3 gradi della temperatura 252,23 euro
–  abbassare il fuoco dopo l’ebollizione 12,46
–  ridurre lavaggi della lavatrice da uno al giorno a uno ogni 2 giorni 52,29
–  ridurre lavaggi lavastoviglie da 2 a 1 al giorno 74,69
–  staccare spina della lavatrice non in funzione 1,58
–  spegnere il frigorifero durante le vacanze 3,42
–  impostare il frigorifero a modalità basso consumo per 15 giorni durante le vacanze 2,05
–  non lasciare Tv, decoder e dvd in stand by 4,53
–  ridurre il tempo di accensione del forno 13,78
–  ridurre l’accensione delle lampadine del 13% (un ora al giorno per ogni singola lampadina 11,72

  • RISPARMIO TOTALE STRETTA RISCALDAMENTI E MISURE VOLONTARIE 607,38 euro

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