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Saremar. Aperte le buste sulle offerte

La Nuova Sardegna

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Il duello tra Vincenzo Onorato e Franco Del Giudice sarà prossima sfida dei mari.

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CAGLIARI – Per controllare le rotte con le isole minori. La Regione ha aperto le buste con le offerte. Erano due, di Tirrenia e Delcomar. Entrambe so no state ammesse. Ora dovrà essere valutata l’offerta tecnica e scelta quella migliore. La procedura dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno. In quel momento si capirà chi si aggiudicherà i 13 milioni di euro all’anno messi sul piatto dalla Regione per gestire le rotte che collegano l’isola con La Maddalena e Carloforte.

Un duello che si ripete. Onorato e Del Giudice si erano già contesi le rotte che collegano la Toscana con l’isola d’Elba. Ma già in passato Del Giudice e Onorato si contendevano le rotte. Quando la Enermar di Onorato e la Delcomar di Del Giudice facevano la spola tra Palau e La Maddalena.

Entro la fine dell’anno gli uffici della Regione stabiliranno in base alle offerte presentate chi si aggiudicherà la gara. Del Giudice aveva già fatte sue le navi della Saremar, che erano finite all’asta. I 7 traghetti verranno pagati 13 milioni di euro. Cifra che sarà versata ai commissari liquidatori che gestiscono il fallimento della società. La Saremar continuerà a coprire le rotte fino alla fine di marzo. Poi subentrerà la nuova compagnia che si sarà aggiudicata le rotte. Per chi farà sua la tratta anche l’obbligo di riassumere i dipendenti della Saremar, che hanno da tempo ricevuto le lettere di licenziamento. Questo grazie alla clausola sociale voluta con forza dall’assessore ai Trasporti Massimo Deiana e inserita nel bando di gara.

La giunta Pigliaru si è trovata in questi mesi a gestire la complicata questione della Saremar, fatta fallire dalle rigide regole dell’Europa e dalla non felice idea di creare una Flotta sarda da parte della giunta Cappellacci. La compagnia ha accumulato una montagna di debiti. Bilanci in rosso soprattutto perché l’Europa ha imposto alla Saremar di restituire i 10 milioni di euro che la Regione aveva dato alla compagnia. Concorrenza sleale per l’Ue che ha imposto la restituizione della somma. Soldi che nella società, al 100 per cento della Regione, non c’erano. E con questo assurdo paradosso la società è affondata travolta dai debiti. Inevitabile la procedura fallimentare. In ogni caso la stessa Ue aveva imposto che le rotte fossero assegnate con un bando internazionale.

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