Saremar, i marittimi: no allo sciopero
Anche L’U.E. sollecita l’immediata soppressione della Saremar
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LA MADDALENA – Il Movimento Famiglie Dipendenti Saremar con la stragrande maggioranza degli stessi marittimi, non aderiranno allo sciopero proclamato dalle sigle sindacali regionali per venerdi 23 ottobre prossimo. Ad annunciarlo è lo stesso Movimento Famiglie Dipendenti Saremar che sta conducendo la protesta contro la Regione Sardegna per la liquidazione della compagnia regionale dei trasporti marittimi.
I marittimi in agitazione non intendono aderire all’iniziativa promossa dalle organizzazioni sindacali regionali, fa sapere Vittorio Verrascina portavoce del Movimento, in considerazione dei pochi risultati ottenuti dagli stessi Sindacati – (regionali e nazionali) e, soprattutto, per non danneggiare la comunità maddalenina già fortemente penalizzata da questa vertenza abbandonata a se stessa riconoscendo nella stessa comunità, invece, l’unico sostegno in più di un momento per la causa sulla risoluzione della Vertenza Saremar.
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Nel frattempo l’Unione Europea chiede la restituzione dei 10 milioni di euro e l’immediata soppressione della Saremar
CAGLIARI – Per Massimo Deiana – Assessore ai Trasporti della Regione Sardegna, è diventata una spina nel fianco l’eredità Saremar lasciata dalla precedente giunta regionale presieduta da Ugo Cappellacci… e di cui egli stesso ne era consulente.
L’Assessore Regionale, convocato dall’Unione Europea, nei prossimi giorni dovrà spegare quanto sta accadendo sul caso Saremar.
Infatti, la Commissione europea ha sollecitato la Regione Sardegna, chiedendo perché la stessa Compagnia di Navigazione Saremar ancora non ha restituito i 10 milioni di euro, divenuti illegittimi, concessi a suo tempo alla Flotta Sarda (di cui Saremar ne faceva parte) e che per tale ragione la Saremar è stata condannata a restituirli.
Una situazione difficile questa, per la compagnia, che tale condanna è finita in concordato fallimentare da parte dell’attuale amministrazione regionale.
L’altra domanda dall’Unione Europea, rivolta all’Assessore Deiana, è quella con la quale si chiedono alla Regione Sardegna le motivazione dell’ancora mancata soppressione della compagnia di navigazione.
L’Assessore Deiana, comunque, ha fatto sapere che chiederà all’U.E. una proroga dei termini che diluiscano i tempi, almeno sino alla fine dell’anno.
Nel frattempo, la Regione sta lavorando per concludere il bando di gara per l’assegnazione delle rotte tra le Isole minori, con sul piatto 13 milioni di euro, cercando di rendere obbligatoria, per chi vincerà la gara, l’assunzione dei 167 dipendenti Saremar.