Saremar. Il P.C.D.I dice basta demagogia
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Comunicato del Partito Comunista d’Italia – Sezione Antonio Gramsci – La Maddalena
Marco Poggi chiede al Sindaco Montella di organizzare uno sciopero generale senza ulteriori tentennamenti.
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LA MADDALENA – “Riguardo la vertenza Saremar e la sua fine verso la privatizzazione prevista il 31.12.2015, il PCdI esprime la totale solidarietà e vicinanza ai lavoratori in lotta. La salvaguardia dei posti di lavoro e della qualità del servizio pubblico non può avere nessuna medaglia o meriti personali, è una battaglia di tutti senza distinzioni e visibilità di parte!
Per questo motivo auspichiamo la fine delle personalizzazioni della vertenza e, invece, finalmente un vero e reale richiamo all’unità.
Serve avere il coraggio di prendere decisioni concrete e nette, senza inutili tatticismi e attese, non ci possono essere alternative alla proclamazione di uno sciopero generale a oltranza, nel quale devono essere inserite le problematiche principali che stanno affossando il paese da troppo tempo: tagli alla sanità, opere incomplete del mai avvenuto G8, ex Club Mediterranè, collegamenti marittimi, gestione beni demaniali.
Chiediamo che il Sindaco insieme a tutto il Consiglio Comunale organizzi tale sciopero generale senza ulteriori tentennamenti: è giunta l’ora di dire basta!
Chi non ha il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, non può continuare a frenare le forme di lotta necessarie e urgenti da intraprendere in tempi brevi, anzi immediati!
Ribadiamo anche in questa occasione che Noi siamo sempre stati e saremo dalla parte dei lavoratori e contro ogni tipo di privatizzazione.
I risultati della demagogia elettorale sono impietosamente davanti a tutti, pertanto è arrivato il tempo di fare un bagno di umiltà e accettare la collaborazione di tutti, (oltre che fare il mea culpa), il futuro dell’isola e più importante della smania di visibilità, soltanto l’unitarietà e la condivisione delle lotte e degli obbiettivi da raggiungere, possono fornire un salto di qualità della nostra comunità fin troppo divisa e litigiosa.
Inutile aggiungere che non esiste alternativa a questa strada (sciopero generale e forme di lotta dura), il paese sprofonda oramai sempre più e bisogna urgentemente reagire prima che sia troppo tardi”.
Il Segretario – Marco Poggi
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