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Saremar. La Federmar contesta la Regione

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Questo è un ignobile e costruito fallimento 

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CAGLIARI – La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, di concerto con l’assessore del lavoro Virginia Mura e d’intesa con l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, la delibera che salvaguarda i lavoratori della Saremar Spa in liquidazione. Il provvedimento prevede uno stanziamento complessivo di 3,3 milioni di euro destinati alla costituzione di un fondo nel biennio 2016-2017 per incentivare misure di politica attiva, in coerenza con le linee strategiche e con i principi stabiliti dalla Regione in materia di tutela del lavoro.

Riguardo ai dipendenti amministrativi della Saremar in liquidazione, invece, «sono in corso di definizione meccanismi di riprotezione occupazionale consentiti all’interno delle società in house della Regione», spiega l’assessore. Evidenzia inoltre che ulteriori 350mila euro all’anno saranno stanziati per le attività di vigilanza, monitoraggio e controllo – da affidare con procedura di evidenza pubblica – sul servizio di collegamento e per tutta la durata del relativo contratto.

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Ma la Federmar contesta il provvedimento della Regione

Comunicato Stampa

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FEDERMARROMA – “Apprendiamo che ieri 25 novembre 2015 la Giunta Regionale Sardegna ha approvato una delibera a tutela dei lavoratori della Saremar.

Tale delibera è il risultato delle proteste che lavoratori e delle loro famiglie che da mesi protestano contro questo ignobile e costruito fallimento di una  dovuta Società di trasporto marittimo nata per la continuità territoriale tra le isole minori del nord e sud Sardegna (Continuità territoriale che “dovrebbe” garantire la mobilità dei cittadini residenti come qualsiasi altro cittadino italiano).

Vogliamo sapere: come i 3,3 milioni di Euro nel biennio 2016/17 per costruire un Fondo a tutela dei precari cioè i marittimi del Turno Generale,  “a parte la reale reperibilità dei soldi“, come saranno stipendiati questi lavoratori ? Sono euro per pagare la loro disoccupazione?  – dato  che,   i potenziali Acquirenti delle rotte Nord e Sud (come scritto nella delibera) potrebbero non impiegarli e la stessa Regione non dice quali prestazioni temporali può loro offrire.?

I potenziali Lavoratori aventi diritto alla pensione cosa avrebbero in cambio?

Sempre l’ASpl (disoccupazione) che verrà prelevata da questo costituendo Fondo biennale di 3,3 milioni?

Di questa delibera l’unica cosa certa sono i 350mila euro per 12 anni (4,2 milioni) per le “attività di vigilanza, monitoraggio e controllo” da affidare ai soliti AMICI della politica.

LA REGIONE: DICA INVECE QUALE E’ LA CLAUSOLA SOCIALE SCRITTA SULLA GAZZETTA UFFICIALE DELLA U.E. che ha  inviato a Bruxelles il 18 novembre u.s.”

La Segreteria Nazionale

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