Saremar. Un passo dalla fine
Da Venerdi 19 giugno SONO PARTITE le lettere di licenziamento per i 167 dipendenti, che chiudono il rapporto di lavoro…
Inutile l’incontro tra Regione e sindacati. La Cgil: «Ora intervenga Pigliaru»
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CAGLIARI – Un altro passo verso l’abisso. La Saremar continua ad affondare. Si è chiusa ieri la trattativa tra sindacati e Regione con un mancato accordo. E proprio per questo sono partite le 167 lettere di licenziamento per i dipendenti Saremar. Entro la fine dell’anno resteranno tutti senza lavoro. La compagnia è in concordato fallimentare e deve vendere tutte le sue navi entro la fine dell’anno. Di fatto si avvia a scomparire. Scontato che il personale non possa più lavorare.
La Regione da tempo ha preso una via precisa. Bando di gara per la gestione dei collegamenti con le isole minori e una clausola che premi le aziende che assumeranno i lavoratori della Saremar.
I sindacati chiedono una soluzione diversa. Una parte spinge per la creazione di una divisione marittima dell’Arst che acquisti una parte delle azioni della Saremar e crei una società mista che gestisca le tratte minori. «Ritengo sia l’unica soluzione percorribile – dice il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu –. Si è conclusa la fase ufficiale della vertenza Saremar durata 60 giorni. Da quando la Saremar ha aperto la procedura del licenziamento collettivo dei 167 marittimi. Alcuni giorni fa sono è stata votata una leggina per cercare un advisor per la privatizzazione della società.
Cosa farà… ora… il nostro Sindaco Montella?
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