Saremar verso lo sciopero

Rassegna Stampa – La Nuova Sardegna

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I marittimi a rischio licenziamento pronti a bloccare i traghetti

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LA MADDALENA – Sono preoccupati di perdere il loro posto di lavoro. I marittimi della Saremar si dicono pronti a difendere la loro posizione. Ma prima di arrivare allo sciopero, isolando La Maddalena per tutto il giorno, hanno deciso di attendere l’arrivo dell’assessore Massimo Deiana, in visita nell’isola giovedì.

Nel frattempo cercano di rendere nota la loro situazione a rischio distribuendo un volantino ai cittadini in cui mettono in evidenza lo stato in cui si trova la Saremar. «La nostra società è stata messa in liquidazione fallimentare per un debito che non ha creato – scrivono i marittimi. La Regione per propria volontà ha istituito nel 2012 un servizio aggiuntivo di navi per la penisola, cioè la flotta sarda. A causa della cattiva gestione della Regione si è creato un debito di quasi 11 milioni di euro, che è stato messo in conto alle casse della Saremar. Ora la Regione creatrice del debito chiede indietro alla Saremar il denaro. Quindi oltre al danno la beffa. Rischiamo il licenziamento perchè nella cessione dell’azienda e del servizio dei collegamenti, peraltro finanziati dallo Stato con 14 milioni di euro, non viene contemplato l’assorbimento dei lavoratori».

I marittimi difendono la loro società.

«Prima dell’avventura della flotta sarda voluta dalla giunta (Cappellacci ndr) è sempre stata priva di debiti. Oltre alla sovvenzione, essendo linea pubblica nelle entrate finanziarie, bisogna aggiungere gli incassi dei biglietti. Non siamo contrari alla privatizzazione, ma alla svendita fallimentare».

I lavoratori prendono tempo e per il momento sospendono le ipotesi di sciopero. Almeno fino a giovedì. Ma se dovessero vedere la loro compagnia affondare per colpa di scelte scellerate sono pronti a bloccare i traghetti in arrivo e in partenza da La Maddalena.

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