POLITICA

Scuole aperte sino alla 1^ Media anche in zona rossa. Sardegna con Vaccinazioni-lumaca: Solinas contesta

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ANSA – Riapertura delle scuole fino alla prima media anche nelle zone rosse, ma niente zone gialle sino a fine aprile. Lo ha detto Mario Draghi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi con cui ha annunciato gli esiti della riunione con la Cabina di regia e parlato della campagna vaccinale.

ll governo Draghi, inoltre, lavora sul Dpcm che entrerà in vigore dal 6 aprile. Due le forze contrapposte nella maggioranza: chi spinge per reinserire nella mappa delle regioni una zona “gialla rinforzata” e chi invece vorrebbe tenere lo stato attuale per tutto il mese di aprile, quindi solo fasce arancioni e rosse.

In Sardegna gli ultimi dati emersi dalla Cabina di regia, certificano che la zona bianca si sta allontanando ma che l’Isola non “merita” la fascia arancione, avendo un andamento della pandemia da “ex zona gialla”.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, il premier Draghi ha detto che l’Italia è pronta a fare da sola se l’Europa non darà segnali di svolta. E per quanto riguarda lo Sputnik V, “Se tutto va bene sarà disponibile dal secondo semestre“. Inoltre, il presidente Draghi ha annunciato che “da oggi sul sito della presidenza del Consiglio chiunque può accedere ai numeri complessivi, regione per regione, età per età, categoria per categoria“.

Sul criterio della somministrazione dei vaccini in Italia, Draghi ha poi spiegato che “il richiamo alle Regioni era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell’età deve tornare a essere prioritario“.

Per quanto riguarda la Sardegna, in questo momento la nostra regione ha inoculato il 77% delle dosi di vaccino che ha ricevuto. Le direttive nazionali, mai revocate, sostengono dalla Regione, prevedono una scorta del 30% per garantire le seconde inoculazioni. Un’impostazione che resta valida soprattutto dal momento che le case produttrici hanno preannunciato un taglio delle consegne che possono causare ulteriori ritardi in ragione della nostra insularità.

E a proposito dei presunti ritardi della Sardegna sul programma di vaccinazione anti-Covid, il presidente Solinas è intervenuto dicendo: “Contesto integralmente il metodo di calcolo delle graduatorie in circolazione che mettono la Sardegna agli ultimi posti; la Sardegna si è attenuta alle disposizioni ministeriali. Inoltre, la nostra Regione è la seconda in Italia per somministrazione di dosi vaccinali rispetto al suo potenziale. La performance, registrata nelle ultime rilevazioni, vede infatti per l’Isola l’inoculazione di 7.500 dosi, ossia l’84% del numero di vaccini potenzialmente somministrabili nel momento in cui questi fossero disponibili in misura maggiore. Nella sola giornata di giovedì – per esempio – sono state effettuate oltre 7.500 vaccinazioni, quindi la Sardegna è linea col piano delle vaccinazione, al di là delle graduatorie diffuse in questi giorni. Davanti alla nostra regione c’è soltanto le Marche, con un rapporto pari al 100%. Il vero temaha poi precisato il governatoreè avere la certezza degli approvvigionamenti dei vaccini da parte dello Stato”.

Dal governo nazionale, infine, fanno sapere che l’Esercito e la Protezione Civile saranno impiegati per riorganizzare il piano di vaccinazione di massa, che dovrebbe scattare da Aprile.

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