Senza Green pass solo al supermercato e farmacia. E’ scontro al Governo
Isole Minori ancora isolate…
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ROMA – (ansa) – Confronto aperto e scontro tra “rigoristi” e “aperturisti” nel governo sulle decisioni per esonerare le attività dal Green pass. La bozza del Dpcm messa a punto dal ministero della Funzione pubblica di Renato Brunetta limita al massimo le eccezioni, guidate dal criterio dell’urgenza: in sostanza si chiede di esonerare solo alimentari, farmacie e studi medici.
Il ministero dello Sviluppo economico, però, sta spingendo per estendere l’esonero a una lista più ampia, che ricomprende tutti i negozi che restano aperti in zona rossa: anche tabacchi, edicole, librerie, negozi di giocattoli.
Secondo il ministro Brunetta, invece, se un’attività è programmabile e c’è il tempo di organizzarsi con un tampone, ci sarebbe la richiesta di certificato (ad esempio rivolgersi ad un ufficio pubblico o comprare un elettrodomestico o dei giocattoli). Dove ci sono invece necessità immediate, ad esempio un Ufficio di Polizia per fare una denuncia perché si è vittime di un reato, scatterebbe l’esonero.
L’esecutivo è dunque alla ricerca di una mediazione tra le varie linee ed ha 15 giorni di tempo dall’entrata in vigore dell’ultimo decreto legge per mettere a punto il Dpcm.
Non vi è traccia, infine, del tanto richiesto esonero del Super Green Pass per il trasporto marittimo locale che collega le Isole minori con la terra ferma, oggetto in questi giorni di numerosi proteste da parte di tantissimi cittadini isolani in tutta Italia. Nel nostro caso in Sardegna, politica sempre assente. Non si comprende ancora come mai la Regione Sardegna non abbia fatto sentire la sua voce davanti ad un problema così importante.
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