CRONACA ED EVENTI

Sequestrato dalla Guardia Costiera campo boe abusivo per unità da diporto a Porto Faro-Palau

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LA MADDALENA – Sotto il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania dott. Gregorio CAPASSO, la Guardia Costiera di La Maddalena ha portato a termine un’importante operazione di polizia demaniale a tutela della libera fruizione degli specchi acquei marittimi, all’interno di un’area di rilevante interesse paesaggistico e naturalistico del Comune di Palau, più precisamente in località “Porto Faro”, a poche centinaia di metri dal porto di Palau.

Il personale della Guardia Costiera di La Maddalena e Palau, con il supporto del IV Nucleo Sub Guardia Costiera di Cagliari,  ha eseguito un provvedimento cautelare della Procura di Tempio, apponendo i sigilli ad un pontile abusivo, in precarie condizioni di sicurezza, adibito all’ormeggio di unità da diporto, sequestrando inoltre un campo boe, composto da n. 17 boe/gavitelli, destinate all’attracco di natanti ed imbarcazioni da diporto.

Le opere, collocate senza titolo autorizzativo, risultavano permanentatemene posizionate sullo specchio acqueo oltre a n. 17 corpi morti in calcestruzzo adagiati sul fondale marino, anch’essi posti sotto sequestro unitamente alle relative catenarie. A terra, sempre in area pubblica demaniale marittima, è stata altresì rilevata la presenza di n. 1 manufatto in legno di circa 9mq, anch’esso sprovvisto di alcun titolo concessorio demaniale oltre che dei necessari permessi di natura edilizio-urbanistica-paesaggistica. Anche tale opera è stata posta sotto sequestro su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le indagini, iniziate nel 2019, hanno consentito di accertare una occupazione in forma abusiva di oltre 5000mq di specchio acqueo, dalla quale veniva tratto un illecito profitto. Tuttavia il posizionamento delle boe non risultava essere autorizzato da alcun titolo abilitativo in corso di validità. La vicenda conclude un lungo contenzioso amministrativo e penale, in esito al quale l’autorità giudiziaria è riuscita a restituire alla libera fruizione un’area di rilevante interesse naturalistico.

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