Settimana decisiva per la nuova Giunta in Regione. Il M5S punta alla Sanità

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Rassegna Stampa

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REDAZIONEAlessandra Todde si sta organizzando per essere operativa immediatamente dopo l’insediamento previsto per martedì prossimo (9 aprile) in Consiglio regionale.

Una settimana in cui dovrà fare sintesi sulla nascente giunta e, come lei stessa ha dichiarato nei giorni scorsi, dovrà mettere al posto giusto i pezzi di un puzzle ordinato in base a competenze, rappresentanza politica, genere e territorialità.

L’attesa al momento è per il Pd, che deve trovare la quadra delle correnti interne e fornire definitivamente i nomi scelti alla presidente.

L’accordo è stato raggiunto la scorsa settimana sui criteri, ma ora Todde non vorrebbe concedere più molto tempo e, anzi, avrebbe lanciato l’ultimatum ai dem.

Il partito guidato da Piero Comandini punterebbe a quattro assessorati (Bilancio e programmazione, Affari generali, Ambiente e Urbanistica ed Enti locali) più la presidenza del Consiglio e la vice presidenza della giunta all’assessore alla Programmazione (ormai quasi certo Giuseppe Meloni).

Nella trattativa potrebbe rinunciare a una casella nell’esecutivo, ma non al ruolo di vice. Da quanto filtra, Todde non sarebbe d’accordo, ma non sarebbe un problema di attribuzione della carica al Pd: non vorrebbe accorpare all’assessorato del Bilancio, come è stato di prassi nelle ultime giunte, anche la vice presidenza.

L’altro nodo resta la Sanità, che nelle intenzioni di tutti i partiti della coalizione è la priorità su cui concentrare gli sforzi per provare a dare qualche segnale di cambiamento immediato. Da quanto si apprende da fonti romane a Campo Marzio, i vertici del M5s, con lo stesso Giuseppe Conte, vorrebbero prendersi in carico il fardello per segnare il cambiamento e dare il passo su uno dei temi più urgenti e caldi dell’Isola, ma sono consapevoli che serve un nome di spessore, che metta insieme competenze tecniche e politiche.

E se i Dem devono sciogliere i nodi interni esprimendo almeno tre rappresentanti delle altrettanti correnti, tenendo presente l’equilibrio di genere, più certe sembrano essere le caselle che spettano agli altri:

  • Antonio Piu (Avs) ai Lavori pubblici;
  • Franco Cuccureddu o Carla Medau (Orizzonte Comune) al Turismo;
  • Giovanni Dore (lista ‘Uniti per Todde’) verso i Trasporti;
  • Dubbio sui Progressisti tra Industria e Agricoltura, come per l’Istruzione e il Lavoro, che dovrebbe restare al M5s.

Sul fronte opposto giornata di confronto nel centrodestra, che riunisce la coalizione a Oristano nella sede storica di Fdi, con all’ordine del giorno le elezioni amministrative e la scelta dei candidati, e del metodo proposto dai Riformatori delle primarie, in particolare a Cagliari, Sassari e Alghero.

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