
Solinas contro il Governo: “Sardi discriminati”

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CAGLIARI – “Le sentenze si rispettano. Ma questa vicenda conferma che in questo Paese si usano due pesi e due misure“. Il presidente della Regione Christian Solinas reagisce furioso dopo la decisione del Tar di accogliere il ricorso del governo e sospendere l’ordinanza sui test obbligatori per chi arriva in Sardegna.
“In altre parti del Paese – spiega – si adottano ordinanze discriminatorie sui sardi prevedendo test e quarantena per i sardi, in altre si copia il modello del passaporto sanitario da noi proposto. Ad alcune regioni – l’accusa – guarda caso dello stesso colore politico, tutto viene consentito. Alle altre no. Se c’è una regione che ha sempre proposto modelli di azione in maniera collaborativa, siamo noi. L’ordinanza 43 è un punto di equilibrio tra tutela della salute e libertà costituzionali. Non introduce nuovi casi di limitazione alla circolazione dei cittadini, semplicemente dice: aumentiamo lo screening“.
Il decreto del Tar sul ricorso del Governo contro l’ordinanza di Christian Solinas, quindi, sospende l’efficacia dei soli tre articoli del provvedimento – l’art. 10, l’11 e il 12 – che dettano regole su chi intende fare ingresso nel territorio regionale.
Resta in vigore, invece, quanto previsto sull’obbligo di utilizzo delle mascherine H24 in tutti gli ambienti chiusi o aperti dove sia concreto il rischio di assembramento, ma anche l’insieme di disposizioni che, in vista della riapertura delle scuole il 22 settembre, portano fino all’80% l’occupazione dei posti a sedere nei mezzi del trasporto pubblico locale: “non vi sono ragioni – scrive il presidente della prima sezione TAR Dante D’Alessio – per una pronuncia cautelare sulle ulteriori disposizioni dettate negli altri articoli dell’ordinanza impugnata che potrebbero ritenersi peraltro giustificate dall’evolversi della situazione epidemiologica nella Regione“.
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