Tagli per i disabili
Andrea Nieddu
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LA MADDALENA – Sono in fermento i disabili di La Maddalena che temono che la regione debba ridurre le spese e quindi tagliare gli stanziamenti che abbisognano proprio per i disabili. Una rappresentanza dei circa 150 ammalati di ogni tipo di malattia di La Maddalena , si è presentata ieri sotto il portone d’entrata del comune per protestare proprio contro i tagli di circa 35 milioni sulla legge 162,che avverranno se non cambiano idea.
Lo hanno fatto ieri anche perché la giunta si è riunita per discutere sulla finanziaria all’interno della quale c’è anche la questione dei disabili e dalla quale non hanno avuto risposte sicure. Anche se la giunta dopo un confronto con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e gli assessori al Bilancio e Programmazione Raffaele Paci e della Sanità Luigi Arru, la coalizione di governo, ha deciso di ripristinare l’importo delle risorse destinate ai malati gravi non autosufficienti in attesa di fissare al più presto nuove regole in un settore che va risistemato a tutela prima di tutto degli stessi disabili gravi e delle loro famiglie. Parole che però non hanno convinto il presidente dell’associazione Insieme per il domani, Lia Salvi, che ha detto che non ci sono certezze che possano confermare il tutto. Tanto è vero che la giunta si riunirà in seguito per decidere il tutto. Lia Salvi pensa che se dovesse succedere questo, la gente verrà ospedalizzata con la spesa dello stato che verrà triplicata. Ecco perché loro non ci stanno, non solo per ridurre neppure di un centesimo la legge 162, una volta che hanno lottato per 20 anni. Molte università vengono a studiare il modello Sardegna, anche perché qui da noi per la disabilità siamo all’avanguardia e quindi riducendo le spese ci troveremmo in difficoltà.
L’incontro col sindaco Comiti e l’assessore Barsi è stato cordiale ma anche chiaro.
Per le notizie che si hanno fino ad adesso ha rimarcato Comiti tutto dice che non ci saranno tagli di nessun genere, ma che però la regione si riserverà il diritto di guardare presto e con attenzione ogni caso singolo per verificare se si finanzia davvero l’assistenza ai non autosufficienti. Ben venga, riprende la presidente,ma noi dubitiamo fino a che non ci saranno notizie sicure e certe che i tagli non avverranno come ha auspicato anche l’assessore Barsi.
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