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Turisti in controesodo… ma

La Nuova Sardegna

Il rapporto tra passeggeri in partenza e in arrivo è di 60 a 40.

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Tutto esaurito fino al 31 di agosto

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OLBIA – Le auto cariche di borsoni e valigie si mettono in fila lungo il viale dell’Isola Bianca. Superano i controlli di sicurezza e finiscono dritte nei garage dei traghetti.

Il controesodo è cominciato ma il tono è ancora decisamente soft. Perché sono ancora migliaia i turisti che continuano a sbarcare in città. Insomma, nessun fuggi fuggi generale: l’isola piace anche dopo Ferragosto e per avere una conferma basta guardare le prenotazioni negli hotel, al completo fino al 31 agosto.

Il rapporto tra partenze e arrivi è più o meno di 60 a 40.

I turisti che lasciano l’isola ora sono in maggioranza, ma i numeri dicono che la stagione è destinata a viaggiare ad alti livelli ancora per qualche settimana.

I controlli. Le operazioni di imbarco sono caratterizzate dall’allarme terrorismo, innalzato al secondo livello di allerta in tutti i porti italiani e quindi anche a Olbia e Golfo Aranci. La security portuale, coordinata dalla capitaneria di porto in sintonia con autorità portuale e le forze di polizia, sta mettendo in campo una serie di precisi e inflessibili controlli. Ai raggi X i passeggeri, attraverso il classico body scanner, e poi le auto. I controlli sono stati intensificati soprattutto in quest’ultimo caso. Gli uomini della security fermano e controllano circa il 50 per cento del flusso auto-passeggeri. Si utilizzano gli scanner e anche degli specchi per ispezionare le auto anche tra cavi e motore.

Le code. Nelle ore di punta le zone del porto e del centro città vengono paralizzate dalle auto in partenza. Un fenomeno normale e solo in parte aggravato dall’intensificazione dei controlli anti terrorismo. Guardia costiera, autorità portuale e compagnie navali hanno infatti dato vita a una campagna di informazione per invitare i passeggeri a raggiungere il porto qualche ora prima dell’imbarco. Dunque, i disagi, almeno per il momento, non oltrepassano i limiti dell’ordinario e non si registrano casi di proteste da parte dei turisti.
Stagione d’oro.

Il porto di Olbia, comunque, sembra essere a un passo dalle stagioni d’oro, cioè quelle del periodo pre-crisi. La Sardegna è tornata di moda e a confermarlo sono i dati. A Olbia nel mese di luglio è stato registrato il più 32 per cento di movimenti navali e un più 25 per cento di passeggeri rispetto al 2015.

Sono in tutto 600mila le persone che sono transitate a luglio nel porto olbiese, contro le 700mila del 2009. Per quanto riguarda solo agosto, nel 2009 si toccò quota 1 milione. Quest’anno ci si potrebbe arrivare vicini: solo dall’11 al 14 agosto sono transitate 170mila persone.

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