USB. Vertenza Saremar, che fare?
Comunicato Stampa
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ROMA – Il 1 febbraio 2015 l’assessore regionale ai trasporti Massimo Deiana dichiarava che per la Saremar, tecnicamente fallita, si apriva la fase del concordato preventivo liquidatorio, in cui la Regione avrebbe dovuto tentare di individuare, con i nuovi acquirenti, le condizioni migliori di salvaguardia, sia sul fronte della mobilità da per le isole minori, sia su quello del mantenimento dei livelli occupazionali.
Con la stessa dichiarazione Deiana affermava che per i 168 marittimi e 13 amministrativi della società regionale non era possibile prevedere regole per il riassorbimento, ipotizzando una possibile soluzione nell’assegnare eventuali “premialità ai soggetti che assorbiranno le maggiori quote di personale”.
Il risultato è che la peggiore politica regionale, tra destra, sinistra e autonomisti, ha estinto la Saremar!
Per le popolazioni isolane il diritto alla mobilità si è eroso ai minimi termini, mentre per i lavoratori è tempo di fare i conti con licenziamenti, mobilità, disoccupazione o, nella migliore delle ipotesi è solo per chi ne ha diritto, il pensionamento.
Nessuna parte politica o sindacale è stata in grado di portare la Saremar alla privatizzazione attraverso un processo come è stato per Toremar, o che potesse offrire ai lavoratori garanzie di continuità lavorativa, attraverso la procedura di amministrazione straordinaria, come è stato per Tirrenia e Siremar.
Oggi assistiamo a paladini di varia estrazione che si ergonno a difesa del lavoro e del servizio di trasporto pubblico quando ormai la flotta è all’incanto per 6,3 milioni di euro di prezzo base, e le linee in gara con un prossimo bando europeo.
In questo quadro, Unione Sindacale di Base ritiene che la Regione debba assumersi la propria responsabilità politica e sociale verso le popolazioni isolane e dei lavoratori.
Inammissibile il vergognoso gioco delle parti con cui l’attuale giunta scarica sulla precedente responsabilità che sono dell’istituzione regionale nella sua continuità di governo!
Unione Sindacale di Base, chiede l’apertura di un tavolo con la presidenza regionale per:
– assicurare la ricollocazione dei lavoratori amministrativi Saremar presso altre aziende a partecipazione regionale;
– inserire nel bando di affidamento delle linee una clausola sociale di preferenza per quei soggetti che eserciranno le linee facendo ricorso ad equipaggi composti da personale Saremar;
– garantire le migliori condizioni per il pensionamento dei lavoratori marittimi;
– garantire l’esercizio delle linee in concessione affidando il servizio a soggetti che abbiano una consolidata solidità societaria in campo nazionale ed europeo;
– garantire servizi di collegamento che rispondano alle reali esigenze di vita e lavoro delle popolazioni isolane.
Unione Sindacale di Base-Lavoro Privato
Esecutivo Nazionale Trasporti – usb@usb.it
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