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Vigili del fuoco contro la Regione

Solo promesse, né mezzi né personale.

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CAGLIARI – “I Comandi dei vigili del fuoco sardi hanno mezzi per l’intervento boschivo vecchi anche di trent’anni. La Regione, alla quale è demandata la responsabilità degli spegnimenti, è ormai da anni che promette attenzione verso i vigili del fuoco, senza mai onorare, pero, gli impegni assunti”.

Queste alcune della ragioni che hanno spinto la Cisl e tutte le altre organizzazioni dei pompieri a dire no alla sottoscrizione della convenzione con la Regione per fronteggiare gli incendi boschivi.

Secondo il sindacato in questi giorni si è parlato della situazione dei vigili sardi solo per fini elettorali e dopo una interrogazione presentata all’assessore regionale all’Ambiente, “sul numero dei vigili del fuoco permanenti, che dovevano essere assegnati alla Sardegna, sono stati divulgati numeri fantasiosi che non hanno trovato alcun riscontro. Sono stati smentiti dal ministero dell’Interno – attacca la Cisl – con la comunicazione dell’assegnazione all’Isola di sole 60 unita: 16 a Cagliari, 11 a Nuoro, 5 a Oristano, 26 a Sassari e 2 alla direzione regionale”.

Il sindacato punta il dito anche contro il sottosegretario all’interno Bocci “che aveva assicurato l’assegnazione di circa 250 vigili permanenti sardi in servizio nella penisola”, ma non sono mai arrivati.

Di qui la richiesta di un intervento delle istituzioni. “Chiedano al presidente Pigliaru – incalza la Cisl – il perché di questo atteggiamento di totale chiusura nei confronti dei vigili del fuoco”.

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