CRONACA ED EVENTI

Villa abusiva ad Arzachena. Il Consiglio di Stato dice NO alla sanatoria

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Rassegna Stampa

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REDAZIONE – Il Consiglio di Stato ha chiuso la ventennale contesa tra il Comune di Arzachena e la società Rebus, per la sanatoria di una maxi villa costruita senza concessione edilizia a ottanta metri dal mare.

L’immobile è appartenuto all’imprenditore arzachenese Sebastiano Ragnedda (ideatore dell’etichetta Capichera e scomparso nel 2016).

I giudici amministrativi hanno confermato l’operato del Comune di Arzachena (rappresentato dall’avvocato Stefano Forgiarini) che aveva detto no alla concessione in sanatoria della villa costruita tra Baia Sardinia e Poltu Cuatu. È stato respinto il ricorso della società proprietaria dell’immobile, la Rebus srl, rappresentata dall’avvocato Roberto Candio. Il Consiglio di Stato ha stabilito che non sono in alcun modo suscettibili di sanatoria le opere abusive.

Il dato rilevante della vicenda è che l’immobile è uno dei pochi in Gallura costruito senza alcuna concessione edilizia. Il Comune di Arzachena ha già emesso da tempo le ordinanze di demolizione, impugnate dalla società Rebus.

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