
Violenza sulle donne: gli eventi

Mostre, spettacoli, convegni e flash mob da nord a sud della Sardegna
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CAGLIARI – (ANSA) – Due settimane fa, a Sassari, Angela Doppiu, 66 anni, è stata prima pestata a sangue poi bruciata viva dal marito.
La sua colpa?.. Voleva separarsi.
E’ una delle 107 donne vittime di femminicidio in Italia nel 2016. La Sardegna – segnala l’Istat – è una delle regioni dove i comportamenti persecutori di persone diverse dal partner sono più diffusi. Prima ci sono solo il Piemonte, il Veneto e la Liguria. Gli eventi in programma per la Giornata contro la violenza sulle donne sono tanti, anche molto diversi tra loro.
Mostre, spettacoli teatrali, convegni e flash mob. Tutti con uno scopo comune: diffondere la cultura del rispetto, dire basta alla violenza, chiedere atti concreti e leggi di tutela, convincere le vittime a denunciare. Cagliari ospita il maggior numero di manifestazioni. Diciotto nell’arco di dieci giorni. Il momento clou è l’invito del Comune alla cittadinanza per allestire l’ingresso del Palazzo Civico di via Roma con nastri rossi messi a disposizione dall’Amministrazione nelle portinerie.
Fidapa e l’associazione “Socialismo diritti e riforme” promuovono, invece, la quarta edizione di “Foglio Bianco”. Un foglio disteso su piazza Ravot e Costituzione dove viene distribuito materiale informativo sulla violenza di genere. Alle 17 nella biblioteca comunale di Pirri va in scena “Nessuna esclusa”, progetto curato da Rossana Corti. A Quartu alle 18 tavola rotonda sulla parità di genere, ospite, tra gli altri, Fiorella Pilato, prima donna ad entrare nel Csm.
A Sassari l’Università si tinge di rosa: il cineclub proietta la rassegna “Rivoluzionarie tra danza, cinema e musica”, con un focus sulla coreografa tedesca Pina Bausch. Ad Alghero Società Umanitaria ha in programma quattro film a tema. Quello di venerdì 26 è “La vita possibile”, con Margherita Buy che fugge da un marito violento. A Bosa, dalle 17 in piazza Monumento, flash mob di ballo sardo seguito da una discussione pubblica alla presenza degli amministratori comunali e regionali del territorio e delle responsabili del Centro antiviolenza “Donna Eleonora” di Oristano.
Ancora a Cagliari, alle 9, 13 e 18, va in onda a cura di UnicaRadio “La radio come strumento di prevenzione della violenza sulle donne”, e alle 19 inaugurazione della mostra collettiva “Ferite e Futuri, con opere di Emanuela Cau e Rossana Corti. Le iniziative nel capoluogo proseguiranno fino al 27 novembre.
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Anche un Concorso scolastico di educazione di genere
“I fidanzati di alcune amiche non consentono alle loro ragazze di andare in discoteca. Ma loro, i fidanzati, da soli possono andare: perché le ragazze no?”. L’ennesima storia di amore ossessivo: è il primo campanello d’allarme. È una delle testimonianze riferite oggi nell’aula magna del liceo Eleonora d’Arborea in occasione della presentazione di un Concorso per studenti delle medie e delle superiori contro la violenza sulle donne. Il progetto si chiama GeneriAmo, è promosso dalla associazione Donna Ceteris e dall’Ufficio scolastico regionale e coinvolge una ventina di istituti della provincia di Cagliari.
Un altro segnale, perché le cifre continuano a essere allarmanti. I dati che caratterizzano il panorama isolano in fatto di violenza sulle donne fanno emergere un quadro preoccupante: su 100 donne, fra i 16 e i 70 anni, circa il 30% è stata vittima di violenza da parte di un uomo, nella maggior parte dei casi si tratta di episodi che riguardano soprusi consumati dentro le mura domestiche. Il 12,5% invece ha subìto violenza sessuale dal partner mentre oltre il 16% da parte di ex. “Per tanti anni abbiamo celebrato questa giornata da sole – ha detto Silvana Maniscalco, presidente di Donna Ceteris rivolgendosi alla platea di studenti – adesso le manifestazioni sono centinaia. Noi faremo in modo che su questi temi non cali mai il silenzio”. Presente anche la questura e dalla Polizia un avviso: i social sono importanti, ma anche attraverso post e tweet spesso passa molta violenza di genere.
La stessa questura ha sottolineato il proprio impegno: anche con un camper con equipe di esperti in giro per il territorio. Il Concorso prevede la presentazione di elaborati: il contenuto sarà raccolto in un’apposita pubblicazione multimediale, come esito conclusivo del percorso, in un sito web rilanciato come interfaccia online su tutte le scuole provinciali. Fra i premi anche un viaggio a Bruxelles. La scuola in campo quindi: “Le misure repressive non sono sufficienti – ha precisato Luca Cancelliere, direttore dell’Ufficio scolastico provinciale – le iniziative preventive come questo concorso sono sempre le benvenute”.
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