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Il Tunnel del divertimento che piaceva a Zì Lallena

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7^ Puntata

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C’era una volta un’Isola felice, la più ricca delle 64 isole dell’Arcipelago, in cui Zì Lallena se la spassava alla grande.

Gli abitanti non arrivavano a 8.000, tutti avevano la possibilità di lavorare; la Regia Marina la amava tanto e così la ricambiava portando le Scuole Militari, l’Ospedale che funzionava, l’acqua, la luce e tanto lavoro.

La grande Isola di Sardegna appariva lontana e di notte appariva solo un’esile luce da Palau e da Olbia dove si poteva arrivare solo via mare, col Postalino, non esistendo la strada Olbia-Palau.

Non c’era quindi la necessità di andare nell’Isola madre, al contrario erano i Sardi ad avere necessità di venire sull’Isola felice.

Ma ad un certo punto… gira la ruota e comincia la fame. L’Isola felice comincia a guardare lo sviluppo della Costa Sarda: corriamo in Sardegna. Prima con Zì Filippo, poi col Cucciolo, poi col Dio Onnipotente… e alla fine con i Traghetti della Regione (si fa per dire).

L’Isola non vuole più essere isolata.

Negli anni ’50 qualcuno ha cominciato a pensare: perché non un ponte?

Ed ancora nel 2016: perché non un Tunnel?

Concorrenza tunnel-ponte? …No no, tutto a gratis, una semplice concessione per 30 anni, poi il Magico Concessionario stabilisce le tariffe ogni anno… così come ha fatto Massimo Troisi:

Chi siete? Cosa portate? Dove andate?… Un fiorino!

Chi sei? di quà resti? dove vai? …Un fiorino!

I tunnellisti, affascinati da questa brillante iniziativa proposta dal suonatore del Flauto Magico… si sono subito riuniti in Comitato… anzi si sono fatti trascinare nel Comitato Festeggiamenti del Tunnel… e ancora oggi sono in marcia verso questa luce della speranza.

I Sindaci delle due sponde, al momento abbagliati anche loro, subito si sono detti: “Uniamoci. Cerchiamo qualcuno che ne abbia già realizzato almeno uno, o almeno un modello, che ci presenti un progetto, meglio se a costo zero.

Allora, le considerazioni avanzano repentine: “Se in Irak gli Italiani ne hanno fatto uno sotto l’Eufrate di Saddam, certamente troveremo una società del campo con esperienza pluriennale, con bilancio consolidato, che possa gestire spese per 35 milioni, con struttura organizzativa e mezzi idonei allo scopo”. 

Siamo un Ente Pubblico, seguiremo scrupolosamente la procedura degli appalti: il possesso dei requisiti dell’impresa sarà per noi imprescindibile, esistono le visure pubbliche, esiste il Casellario Informatico… e allora proviamo a chiede una supervisione a Cantone.

Ma i due Comuni rivieraschi condividono anche un’altra passione sfrenata: il Waterfront… nell’Isola già da 11 anni… mentre a Palau da pochi mesi.

Ma che brillante combinazione! 

A Palau, però, hanno già protocollato un progetto per lo sviluppo e la riqualificazione del Waterfront Palaese, un’opera per complessivi 35 milioni di euro. Allora si dicono: “Facciamo un bel tunnel insieme e lo chiameremo il Tunnel del Divertimento”.

Certo è che se la società che ha presentato il progetto avrà fatto bene i suoi conti, di sicuro avrà valutato e ipotizzato un ritorno economico».” (Parola di Sindaco Montella).

Allora Zì Lallena anticipa tutti e va a vedere i conti di chi ha fatto i suoi conti… e cioè quelli del costruttore magico che si è proposto attraverso il popolo sovrano, ma incantato.

Dalle 36 pagine della visura presso la C.C.I.A di Sassari appare la Ditta Waterfront Development Lybissonis, una Società a responsabilità limitata, addirittura con socio unico:

  • Costituita: 04.09.2012
  • Stato di attività: inattiva
  • Data ultimo protocollo: 29.06.2015
  • Capitale sociale: 10.000 Euro
  • Perdita: 2.115 Euro
  • Valore della produzione: 0
  • Classificazione dichiarata di attività prevalente: costruzione di edifici residenziali e non residenziali
  • Data ultimo bilancio: 31.12.2014
  • Nella visura risulta: Cancellata.
Hop’s?! …a Zì Lallena cala subito un velo di tristezza…

…ed entusiasmo a parte… i giochi di prestigio appaiono all’orizzonte… ma subito pensa che non c’è da preoccuparsi: “siamo alle solite imprese maddalenine; ogni volta che qualcuno da fuori si presenta con una brillante idea, ci facciamo subito incantare… dalla piacevole musichetta del piffero…

Ma, (fortunatamente per questo caso), possiamo anche dire che le regole degli appalti della Pubblica Amministrazione sono molto contorte e precise: si può pure pensare, e solo pensare, di assegnare un appalto ad un proponente per la realizzazione anche di un aeroporto… ma prima però si devono fare i conti con alcune semplici regole, iniziando da una Valutazione di Impatto Ambientale e dalla solita farraginosa procedura di Bando Pubblico

Morale della favola?… tutte le volte… e dico tutte… ci facciamo incantare dal primo che sbarca sull’Isola… e che vuole battere legna dietro le quinte!

In Conclusione, per evitare ancora dispiaceri, Zì Lallena presenta la sua proposta:

Sino a che il Tunnel e/o il Ponte non lo propone lo Stato… ci basta una semplice Funivia che da Capo d’Orso passando per S. Stefano arrivi a Maddalena, bivio per Caprera!… senza rischi e senza tanti magheggi!

(Zì Lallena)

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